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Vermi intestinali nel cane: 3 cose da sapere

Cuccioli e cani adulti entrano continuamente in contatto con diverse specie di parassiti interni, che possono provocare gravi danni alla loro salute e trasmettersi anche all’uomo e ai bambini. Scopriamo come accorgerci e come prevenirli.

Indice dell'articolo

I parassiti intestinali

Il cane può essere infestato da diverse specie di elminti intestinali, quelli che comunemente chiamiamo vermi.

Quali sono? A livello di nomenclatura gli endoparassiti si distinguono in vermi tondi ( nematodi) e vermi piatti (cestodi).

I vermi del cane possono infestare anche l’uomo?

Alcuni parassiti possono, occasionalmente, trasmettersi anche alle persone che vivono in contatto con l’animale (zoonosi).

Sono soprattutto i bambini quelli più a rischio, in quanto sono soggetti che hanno una minor attenzione all’igiene e che sono più fragili dal punto di vista immunitario.
Inoltre, in generale tutte le persone immunodepresse potrebbero ammalarsi.

Ecco perché è molto importante avere un atteggiamento fortemente preventivo con i nostri animali, piuttosto che intervenire quando il parassita è già presente.

Quali vermi infestano cane e uomo?

Fra i parassiti del cane che possono colpire anche l’uomo, molto diffusi sono:

  • Dipylidium – una specie di tenia trasmessa dalle pulci, soprattutto nei bambini che possono ingerire pulci infestate (raro ma non impossibile)
  • Echinicoccus – le cui larve possono incistarsi nell’uomo provocando gravi sintomi a tutti gli organi, fino alla morte per shock anafilattico in caso di rottura della cisti.
  • Ascaridi possono facilmente colpire le persone, in particolare i bambini; questo perché sono più facilmente a contatto con materiali come la terra dove normalmente risiedono le forme infestanti (uova o larve).
    Nell’uomo non potendo completare il loro ciclo vitale, provocano la cosiddetta sindrome da larva migrans, un’infiammazione che può instaurarsi in vari organi, a seconda di dove va a risiedere.
  • Anchilostomi – ospiti occasionali

Vermi tondi del cane: Ascaridi

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Sono i più frequenti, soprattutto nel cucciolo.
Chiamati anche vermi a spaghetto, possono raggiungere lunghezze importanti (fino a 20 cm).
Parassitano l’intestino del cane e si nutrono di sostanze nutritizie derivanti dalla digestione gastrica. 

Nel cucciolo, quindi sono fortemente debilitanti. 

Come avviene la trasmissione degli Ascaridi?

Nei cuccioli queste parassitosi vengono generalmente trasmesse dalla madre, se questa non viene trattata preventivamente, attraverso il latte materno e la placenta.

Nel cane adulto l’infestazione avviene per via orofecale in qualsiasi ambiente a rischio (giardini pubblici, allevamenti, pensioni, esposizioni).

Il cane assume le uova che migrano nell’organismo arrivando fino ai polmoni dove vengono poi espettorati e rideglutiti per terminare il loro ciclo a livello intestinale.
Durante questa migrazione, entrano come uova e ritornano, attraverso la loro deglutizione come larve in grado di replicarsi.

Per effettuare il loro ciclo possono utilizzare anche altri animali cosiddetti ospiti paratenici (roditori, piccoli mammiferi ecc).

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Danni provocati dagli ascaridi

Questi vermi, quando stazionano a livello intestinale a causa delle importanti dimensioni che raggiungono e dell’ingente quantità hanno azione:

  • ostruttiva – formano dei gomitoli nell’intestino
  • sottrattiva – sottraggono sostanze nutritizie
  • tossica – scorie prodotte dai parassiti che possono intossicare il cucciolo dando sintomi neurologici.

Gli Anchilostomi si nutrono del sangue del cane, causando anemia, diarrea, debolezza e dimagrimento.

Nei cuccioli un’infestazione grave può risultare fatale. Le uova di questo parassita vengono emesse nell’ambiente attraverso le feci del cane.

Molto spesso le verminosi intestinali sono del tutto asintomatiche e, quando provocano segni, è perché l’infestazione è allo stadio avanzato.

In queste condizioni i sintomi possono essere, soprattutto nel cucciolo:

  • diarrea 
  • vomito – a volte con vermi presenti all’interno
  • dimagramento
  • alito agliaceo (nei cuccioli in particolare)
  • gonfiore addominale
  • difficoltà nella crescita (in particolare nel cucciolo)
  • pelo opaco

Anchilostomi

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Anche gli Anchilostomi sono vermi tondi che vivono a livello intestinale del cane.
Hanno la caratteristica di avere una bocca dentellata con la quale si attaccano alla mucosa intestinale per nutrirsi di sangue.
Sono quindi vermi ematofagi.

Dall’intestino le larve si disperdono nell’ambiente attraverso le feci. Qui, in condizioni di particolare umidità, temperature miti e zone ombreggiate schiudono e reinfestano altri cani.

Sono tipici dei canili e ambienti sovraffollati.

Questi vermi hanno la caratteristica di potersi trasmettere anche per via transcutanea, proprio grazie all’apparato buccale, producendo un enzima che riesce a penetrare le zone più sottili della pelle (nelle zone interdigitali e nei piedi dell’uomo).

Il cucciolo può infestarsi per via galattogena.

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Sintomi e danni provocati da Anchilostomi

I danni provocati da questi vermi sono soprattutto legati alla loro azione ematofaga.
Oltre alla diarrea possono provocare anche anemia. Si possono presentare due quadri clinici:

  • quadro acuto nel cucciolo – l’intera cucciolata può morire nel giro di 3 settimane. Legato al mancato trattamento preventivo della madre che trasmette ai cuccioli i vermi che, a causa della grave anemia muoiono
  • quadro cronico – nel giovane o adulto con anemia che si può manifestare con dimagramento affaticamento, diarrea alternata a stipsi e scarso accrescimento.
    Possono essere presenti dermatiti (dei cuscinetti plantari) associate all’ingresso del parassita dalla cute.

Trichuridi

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Vermi tondi a forma di frusta, che parassitano l’ultimo tratto dell’intestino. Ematofagi, hanno delle uova a forma di limone.

Hanno la caratteristica di essere difficili da trattare perché sono piuttosto resistenti. Spesso sono presenti in cani con sintomi gastroenterici ricorrenti, come vomito e diarrea.

Il loro ciclo biologico non differisce da quelli precedenti.

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Sintomi da trichuridi

Le sindromi derivate dalla loro infestazione è legata a forme croniche:

  • dimagramento
  • affaticamento
  • feci diarroiche con sangue rosso vivo (perché proviene dall’ultimo tratto intestinale)

Strongili Polmonari

Tra gli elminti abbiamo anche gli strongili polmonari.
Se vuoi saperne di più puoi leggere l’articolo che ne parla in modo dettagliato (strongili polmonari del cane e gatto).

Vermi piatti del cane: i Cestodi

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Tra questi vermi abbiamo la tenia e l’echinococco.

La tenia è piuttosto corta, formata da piccoli segmenti ripieni di uova.
Si possono spesso trovare nelle vicinanze dell’ano del nostro cane. Le uova sono il pasto principale delle pulci e pidocchi.
Il cane, quindi, per infestarsi deve essere infestato da pulci, oppure mangiare piccole prede.

Ecco perché è importante fare il trattamento non soltanto per il verme ma anche contro le pulci, in alternativa si reinfesterà.

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L’echinococco è un parassita pericoloso soprattutto per l’ospite intermedio (ungulati selvatici e domestici come la pecora).
La forma larvale, infatti, forma una cisti (detta idatidea) di dimensioni ragguardevoli, che va a incistarsi in distretti diversi dell’organismo, dal cervello all’occhio, al fegato (m può localizzarsi in tutti gli organi).

I sintomi che provoca sono sia da compressione che, in caso si rompa, shock anafilattico.

L’uomo è un ospite occasionale che può, quindi subire seri danni da questo parassita.

Minori i sintomi nel cane (ospite definitivo) che manifesta sintomi gastroenterici solo in caso di gravi infestazioni.

Attenzione all’espatrio con il cane. Il regolamento europeo per la movimentazione dei cani indica come obbligatorio, per alcuni paesi, il trattamento preventivo per questo parassita e un certificato che ne attesti l’esecuzione da parte del veterinario.
È un sezione specifica del passaporto del cane.

Come prevenire le infestazioni di vermi?

Abbiamo capito che il trattamento è necessario in quanto il cane può infestarsi più e più volte nel tempo.

  • Condizioni metereologiche favorevoli
  • abitudini del cane (scavare nel terreno, cacciare ospiti intermedi e toelettare se stessi e altri cani)
  • movimentazione e viaggi in altri paesi

sono tutte situazioni che possono provocare una infestazione.

Il modo migliore per tenere sempre sotto controllo le verminosi gastrointestinali e limitare le reinfestazioni è fare periodici trattamenti preventivi.

Perché è meglio trattare preventivamente piuttosto che fare controlli e poi curare?

Due i motivi.

  • Non sempre, effettuando esami coprologici, è possibile vedere l’eliminazione delle uova. Potrebbero sfuggire all’occhio oppure essere state prelevate feci che, in quel momento non ne avevano.
  • Lasciare che il cane venga infestato, significa consentire di ammalarsi e questo non è mai un bene
  • se il cane si infesta diventa anche un eliminatore di larve e quindi perpetua il ciclo 

Quando e come fare prevenzione: le linee guida ESCCAP

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Questo ente internazionale ha stabilito delle linee guida in cui si delineano tre situazioni:

  • Soggetti ad altissimo rischiotrattamento ogni 2 settimane 
    – cuccioli fino a 2 settimane dopo lo svezzamento
    – riproduttori 2-3 giorni dopo l’accoppiamento
    – femmine in prossimità del parto
    – femmine in allattamento, trattamento in concomitanza dei cuccioli
  • Soggetti ad alto rischiotrattamento almeno una volta al mese
    – cani fino a 6 mesi d’età
    – cani conviventi con persone immunodepresse o bambini
    – cani che mangiano prede, carni crude, che vivono all’esterno, in campagna
  • Medio rischio Trattamento al cambio di stagione
    – cani adulti.

Cani femmine gravide, posso trattarle?

Alcuni principi attivi, (come ad esempio il pirantel) sono utilizzabili anche in gravidanza e sono assolutamente consigliabili i trattamenti preventivi, proprio per evitare che i cuccioli vengano infestati attraverso la placenta o il latte.

Come si curano i vermi?

In caso non si sia stata fatta la prevenzione oppure non sia stata efficace è importante effettuare il trattamento.

Un trattamento antiparassitario specifico sarà poi in grado di eliminare larve e adulti in una o più dosi a seconda del tipo di parassita e di farmaco utilizzato.

Molti sono i principi attivi efficaci. Tra questi troviamo:

  • febantel
  • praziquantel
  • pirantel
  • emodepside.

Aglio contro i vermi: funziona davvero?

Nonostante esistano prodotti a base di aglio per la prevenzione e cura dei parassiti intestinali, il loro utilizzo non è consigliato, soprattutto per la tossicità che è insita nell’allicina, una sostanza contenuta nell’aglio, che per cani e gatti è fortemente tossica.

Quindi il miglior trattamento verrà proposto dal tuo medico veterinario che sarà in grado di proporre protocolli preventivi periodici per evitare le infestazioni ogni 3 o 4 mesi a seconda della zona in cui risiede il cane e del tipo di vita che fa.

Questo articolo è tratto dal webinar “vermi intestinali del cane” con il contributo non condizionante di Vetoquinol.

Vuoi informazioni maggiori su come affrontare la profilassi antiparassitaria?

Contatta la dott.ssa Ficini da qui.

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