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Zecche nel cane

Le zecche, insieme alle pulci, sono da sempre parassiti molto temuti dai proprietari di animali domestici. Di forma rotondeggiante, con le zampette impertinenti, di colori e dimensioni variabili: ce ne sono tante specie differenti.

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Portatrici di malattie gravi per cane e gatto, scopriamo i segreti per liberarsene e perché sono così pericolose per la salute dei nostri pet. Le zecche, tra l’altro, possono attaccarsi anche all’uomo!

Zecche del cane: quali sono e dove si trovano le principali specie

Le zecche sono degli insetti (artropodi) della stessa classe dei ragni, scorpioni e acari: gli Aracnidi.
Sono insetti ematofagi: la loro alimentazione è rappresentata primariamente dal sangue dei soggetti che parassitizzano.

In tutto il mondo, ne esistono circa 900 specie. In Italia, ad esempio, se ne conoscono 36, raggruppate in 7 generi: 5 sono zecche dure (grazie alla presenza di uno scudo che le ricopre) 2 sono zecche molli, senza lo scudo e che parassitano soprattutto gli uccelli.

Le zecche dure più comuni in Italia sono:

  • Ixodes ricinus (zecca dei boschi)
  • Rihpicephalus sanguineus (zecca del cane)

Ne esistono molte altre, ma meno frequenti e comuni.

L’habitat naturale preferito delle zecche è rappresentato da luoghi ricchi di vegetazione erbosa e arbustiva, giardini, boschi con preferenze ambientali che dipendono dalla specie. La zecca dei boschi vive più facilmente nei periodi con clima fresco e umido mentre la zecca del cane frequenta maggiormente zone a clima caldo e asciutto o dove la vegetazione è più rada.

La presenza delle zecche dipende dalla presenza di ospiti da parassitare sul territorio.

Esse, infatti, non essendo in grado di volare o saltare, si aggrappano all’ospite prescelto attendendolo sulle estremità di cespugli, arbusti o fili d’erba.

Al passaggio dell’ospite, aprono le zampe che, grazie a dei piccoli uncini si agganciano al pelo e penetrano fino alla pelle dove si attaccano mordendola con il loro potente rostro.

Le zecche possono salire anche sull’uomo?

Certamente sì. Le zecche possono, se non ci sono altri ospiti, salire anche sull’uomo.

Ciclo vitale delle zecche

Le zecche vivono dove c’è vegetazione più o meno folta. Il ciclo di vita passa attraverso quattro fasi: Uova – Larva – Ninfa – Adulto.

Larve e ninfe si nutrono di sangue per poter compiere la muta, mentre le femmine adulte per far maturare le uova.

L’accoppiamento avviene sull’ospite. La femmina, dopo essersi riempita di sangue e accoppiata, si stacca e cade a terra, ove depone centinaia di uova e poi muore. Dall’uovo emergono le larve che cercano un ospite su cui nutrirsi.

Le larve della zecca dei boschi solitamente parassitano piccoli animali, come uccelli e roditori. Dopo il pasto di sangue, le larve si staccano, cadono a terra e mutano in ninfa. Dopodiché troveranno un nuovo ospite, che stavolta potrebbe essere anche un animale di taglia più grande.

Dopo un nuovo pasto di sangue, le larve cadranno di nuovo a terra e muteranno in adulto, il quale andrà alla ricerca per un’ultima volta un nuovo ospite (solitamente un animale di grandi dimensioni, come un erbivoro o un carnivoro).

La zecca del cane ha un ciclo vitale simile a quello della zecca dei boschi, la differenza è che parassita il cane in tutti gli stadi vitali.

“La zecca può essere infettante durante tutti gli stadi, ogni volta che effettua un pasto di sangue. Allo stesso modo, a ogni pasto di sangue può assumere i patogeni da trasmettere.”

Tratto da IZSVe.

Come sono le zecche, come le riconosco?

A seconda della condizione in cui le si incontra (stadio larvale, adulto, all’inizio del pasto, piene di sangue, vuote o piene di uova, maschi o femmine) hanno queste caratteristiche:

  • Dimensione – dai 3 mm a 1 centimetro, con le femmine più grandi rispetto al maschio.
  • Corpo – rotondeggiante, più o meno gonfie a seconda che siano o meno piene di sangue o di uova.
  • Rostro frontale.
  • Zampe: 4 coppie laterali, posizionate sulla parte ventrale del corpo.
  • Colore variabile: dal rosso-mattone (Rhipicephalus sanguineus) al marrone scuro, ma anche grigiastre o bianche.

Come non confonderle con piccole neoformazioni? Semplice: sollevale leggermente e cerca le zampe, se ci sono certamente si tratta di una zecca.

Quali malattie possono trasmettere le zecche al cane

Le malattie trasmesse sono diverse e tutte molte pericolose. Il rischio è per la salute del cane, ma anche dell’uomo. Ecco perché è così importante parlarne e porre attenzione alla prevenzione dalla loro infestazione

Gli agenti patogeni che possono trasmettere sono di tipo batterico, protozoario e virale. Vediamo le malattie più comuni

Erlichiosi  

Provocata da un batterio l’Erlichia canis può colpire anche l’uomo

Incubazione variabile da 8 a 20 giorni, provoca, soprattutto, una carenza di piastrine. Malattia non sempre conclamata, si presenta in forma cronica (più frequente) o acuta. I sintomi sono molto variabili, dalla febbre all’anemia. 

Borreliosi  

La Malattia di Lyme è provocata da un batterio che può colpire anche l’uomo. Nel cane è praticamente asintomatica. 

Babesiosi  

Anche detta Piroplasmosi, è trasmessa da un protozoo del genere Babesia che svolge parte del suo ciclo vitale nei globuli rossi. Con un’incubazione variabile da 1 a 3 settimane, può manifestarsi con diverse forme cliniche, da iperacute e acute a croniche. 

La forma iperacuta (da Babesia Canis) può portare alla morte del soggetto in poche ore. Le forme acute o croniche hanno sintomatologia variabile, ma possono essere anche asintomatiche per lungo tempo. La diagnosi, come per le altre patologie, è affidata alla citologia e strisci di sangue. 

Rickettsiosi  

Le rickettsie sono batteri patogeni soprattutto per l’uomo. Cane e gatto sono poco o nulla coinvolti per la scarsa patogenicità in queste specie. La trasmissione avviene soprattutto attraverso la puntura dalla zecca del cane, in Asia e nelle Americhe. 

Encefalite da zecca 

Trasmessa da un virus, è particolarmente temuta arrivando persino ad essere fatale! Colpisce anche l’uomo, che può manifestare sintomi neurologici; per questa malattia, fortunatamente, esiste un vaccino. 

Paralisi da zecca 

Se le zecche riescono a permanere sul cane per diversi giorni, potrebbero provocare la morte del soggetto a causa di una tossina che si sprigiona dalla saliva dopo svariati giorni dal primo pasto. 

La zecca, in particolare se si è attaccata vicino alla testa, sul collo o in prossimità della colonna vertebrale, può provocare una paralisi bulbare o respiratoria. Il trattamento, oltre a quello di supporto, comprende soprattutto la rimozione della zecca che consentirà la reversibilità dei sintomi. La paralisi da zecca può colpire anche l’uomo (fonte: Dott.ssa Sara Aureli)

zecche patogeni cani infografica

Il mio cane ha una zecca cosa devo fare? Come devo curare la puntura?

Se trovi una zecca sul cane, la prima cosa da fare è non entrare nel panico. Non è, infatti, detto che, per forza, il tuo cane si sia ammalato. 

Perché la zecca possa infettare il tuo peloso, devono accadere tre diverse condizioni predisponenti: 

  • La zecca deve essere infetta – quindi deve aver assunto sangue da animali malati.
  • Deve essere attaccata alla cute da almeno 24/48 ore (potrebbe rigurgitare ma lo fa raramente e se disturbata).
  • Deve aver rigurgitato il sangue che ha ingerito.

Quindi, ciò che devi fare per certo è rimuovere la zecca, avendo l’accortezza di non lasciare la testa dentro alla pelle. 

Di solito, non è necessario fare altro: sarà, invece, importante mettere la zecca in un barattolo con dell’alcool e portarla dal proprio veterinario in modo che possa capire che genere è e se sia il caso di fare altro. In alternativa, si dovrà bruciare con poca benzina. 

Attenzione a smaltirla nel modo corretto: non buttarla mai, né schiacciarla per terra. Se fosse una femmina piena di uova si aumenterebbe l’infestazione ambientale. 

Come togliere la zecca dal cane?

Indossando dei guanti, usa delle pinzette, afferrala bene e, con un movimento rotatorio, estrai il parassita avendo cura di controllare che l’apparato boccale sia stato asportato in toto. 

“Non usare mai prodotto alcuno per togliere la zecca!” 

In particolare, non usare mai olio o sostanze irritanti (petrolio, benzina o simili), non cercare di bruciarla quando è ancora sul cane. Qualunque azione di disturbo della zecca sul cane provoca il rigurgito del sangue, con conseguente aumento della possibilità di infettare.

Ho asportato la zecca, è rimasta la testa dentro, cosa fare?

Anche in questo caso non sarà un grosso problema. Ciò che potrà accadere è un leggero gonfiore. Se dovesse aggravarsi, il tuo veterinario saprà valutare la situazione e intervenire di conseguenza. 

Di solito però non si incorre nel pericolo di infezioni e non saranno necessarie terapie antibiotiche. 

Zecca sul cane: quali sono i sintomi

Quando il parassita morde, inocula una particolare sostanza anestetica con la conseguente assenza di dolore nel momento del morso. Per nutrirsi, hanno bisogno di ancorarsi alla cute, emettendo una sorta di “cemento” che le blocca nella pelle. 
Ciononostante, gli unici segni della presenza della zecca possono essere lievi rossori o gonfiori nel punto in cui si è attaccata. 

Solo in caso di reazioni allergiche alle sostanze inoculate dalla saliva ci potrebbero essere:

  • Nausea
  • Vomito
  • Diarrea
  • Edema  
  • Eritema  
  • Pulsazioni irregolari.  

Se non ci si accorge della sua presenza, altre zecche potrebbero attaccarsi nello stesso punto, per un fenomeno chiamato co-feeding, un processo che consente alle zecche di succhiare il sangue dallo stesso punto. Se una zecca sola è infetta, infetterà anche le altre
In questo caso e a seconda della gravità dell’infestazione si potrà manifestare anemia.

Zecca sul cane: come prevenire

Il periodo più pericoloso è certamente la primavera e l’estate, ma i cambiamenti climatici hanno decisamente aumentato il periodo in cui è possibile incontrare questo parassita esterno. 

In particolare, se si frequentano i boschi è importante: 

  • Effettuare un controllo meticoloso sull’animale dopo la passeggiata – testa, orecchie, spazi interdigitali, ascelle, muso, parti ventrali del corpo, sono le zone di più comune ritrovamento delle zecche.
  • Attenzione ai vestiti. Al rientro dalla passeggiata (in particolare in zone dove l’infestazione potrebbe essere consistente, come nelle zone boschive) di controllare bene i vestiti, perché potrebbero essere salite su di essi e quindi infestare gli ambienti della casa.
  • Utilizzare antiparassitari specifici che non consentano alla zecca di salire 

Esistono prodotti repellenti in diverse formulazioni: spray, collari (efficaci anche per la prevenzione della Leishmaniosi) e compresse.

Il consiglio è di affidarsi alle indicazioni del tuo medico veterinario che sarà in grado di valutare la soluzione più appropriata, in base all’attività del paziente. Alcuni strumenti potrebbero non essere indicati per il cucciolo che, invece, necessita di maggiori attenzioni e di una terapia specifica. 

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