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cani e gatti anziani

3 cose da fare per il tuo cane o gatto anziano

Hai passato tanto tempo insieme a lui e di colpo ti sei accorto che è diventato meno attivo, lento, rallentato. Il tuo amico a 4 zampe è diventato anziano. È arrivato quindi il momento di dedicarsi a lui con maggior attenzione! Cosa devi fare per continuare ad averlo vicino e mantenerlo in salute? Leggi l'articolo, te lo spieghiamo qui.

Indice dell'articolo

Età del cane

La speranza di vita degli animali da compagnia è aumentata significativamente.

Molti sono stati i progressi nella medicina geriatrica veterinaria, ma anche un miglioramento dell’alimentazione e delle condizioni igieniche, una maggior consapevolezza del proprietario, una maggior attitudine alla medicina preventiva hanno decisamente aumentato la vita media di cani e gatti con una qualità di vita decisamente superiore rispetto agli anni precedenti.

Cosa accade nell’invecchiamento

L’avanzare dell’età porta a modificazioni fisiologiche:

  • viene meno l’efficienza dei diversi organi
  • si riduce la capacità dell’organismo di adattarsi alle aggressioni dei fattori esterni 
  • diminuisce la capacità di mantenere in equilibrio il metabolismo.

Le modificazioni morfologiche e funzionali secondarie all’invecchiamento, sono causa di una diminuita capacità di risposta allo stress e di rallentamento dei meccanismi di guarigione.

Ecco perché, è necessario aumentare la vigilanza sulla salute e controllare l’efficienza delle diverse funzioni organiche.

Quando un cane o un gatto è da considerare anziano?

Definire l’età dell’inizio della vecchiaia non è facile, esistono infatti differenze legate alla razza, alla taglia, all’alimentazione, alle condizioni di vita e molto altro.

L’American Animal Hospital Association ha però stabilito una tabella per cui gli animali si definiscono anziani a seconda di due variabili principali: peso e taglia.

  • Cane di piccola taglia e gatti – peso: 0-9 Kg – età avanzata: 11 anni
  • Cani taglia media – peso: 10- 22 Kg – età avanzata: 10
  • Cani di grossa taglia – peso: 23-40 Kg – età avanzata: 8
  • Cani di taglia gigante – peso: + di 40 Kg – età avanzata: 7

Età del cane rispetto all’uomo

La filastrocca per cui un cane vive un anno di vita umana come se fossero 7 anni non è proprio corretta.
La questione, infatti è più complicata, proprio per le tante variabili che entrano in gioco, ma è soprattutto il peso la variabile principale.

Ad esempio, è vero che un animale sovrappeso od obeso invecchierà prima rispetto a un soggetto normopeso.

Ad esempio: un cane di 11 anni che pesa oltre i 45 kg, ha un’età pari a 71 anni dell’uomo, contro i 58 anni del cane che ha 11 anni e pesa tra i 7 e i 14 Kg.

Queste variabili sono molto importanti in quanto è dalla medicina umana che si sono tratte le valutazioni su quando sia necessario effettuare controlli periodici e con che frequenza nel soggetto anziano.

Quando e ogni quanto eseguire un check-up?

I controlli medici volti a minimizzare le conseguenze dell’invecchiamento devono incominciare all’inizio della seconda metà della vita del nostro animale.

Si deve trattare infatti di medicina preventiva i cui scopi sono:

  • la diagnosi precoce delle malattie, ad uno stadio in cui sono curabili e le conseguenze possono essere limitate
  • l’instaurare misure specifiche per evitare l’insorgere o l’aggravarsi delle malattie più frequenti nel paziente geriatrico.

È bene ricordare che uno degli effetti dell’invecchiamento è la minor capacità di smaltire i farmaci (come gli anestetici).
Ecco perché, riconoscere per tempo alcuni problemi (come le parodontopatie – malattie orali) consente di effettuare pratiche chirurgiche che necessitano di anestesia in un momento in cui il paziente è ancora in grado di superarla senza troppa fatica.

Inoltre, intervenire su soggetti anziani o geriatrici, in condizioni di emergenza è certamente molto più complesso: è quindi condizione da cercare di evitare con ogni mezzo.

Proprio per questo se hai un gatto o un cane non più giovanissimo è opportuno iniziare a programmare insieme al veterinario di fiducia un calendario di check-up, inizialmente almeno una volta all’anno e poi per i più anziani ogni sei mesi.

In funzione del singolo caso (condizioni mediche, storia clinica, stile di vita) si proporrà l’esecuzione di visite specialistiche e/o accertamenti diagnostici quali esami del sangue (emocromo, pannello ematochimico, emogas), radiografie, ecografia addominale, ecocardiografia o altro.

Problemi di maggior riscontro negli animali anziani

Le malattie a cui i soggetti anziani o geriatrici vanno più spesso incontro coinvolgono molti organi:

  • Patologie cardiache
  • Obesità, sovrappeso
  • Neoplasie
  • Patologie dei denti e del cavo orale
  • Patologie di fegato, reni e vie urinarie
  • Patologie scheletriche e delle articolazioni
  • Patologie oculari
  • Squilibri ormonali
  • Patologie dell’apparato genitale
  • Disturbi comportamentali

Cosa devo fare per aiutare il mio animale anziano?

Oltre a predisporre dei protocolli di prevenzione insieme al tuo medico curante sarà importante avere accortezze anche per quanto riguarda la vita in casa o fuori (se vive all’esterno).

Di seguito alcuni consigli:

  • farlo camminare su pavimenti ruvidi – pedane, passerelle, tappeti soprattutto in soggetti con dolori articolari servono a sostenere meglio il peso e non farlo scivolare
  • evitare le temperature estreme – la termoregolazione nell’anziano è meno efficiente, quindi non riescono a sopportare il troppo caldo o il troppo freddo come prima.
    Adibire giacigli areati o riscaldati a seconda della stagione
  • assecondarlo nel gioco tranquillo – obbligarlo a fare gli stessi movimenti e giochi di quando era un cucciolo può essere frustrante, ci vuole pazienza e adattamento
  • stargli accanto e rassicurarlo – potrebbe avere un calo della vista e dell’udito per cui sentirsi meno sicuro. Fargli sentire la tua vicinanza lo rassicura.

In conclusione ecco le 3 cose da fare

  1. Confrontati con il tuo veterinario per un piano di medicina preventiva ad hoc per il tuo animale
  2. Adatta l’ambiente in cui vive per consentirgli di fare meno fatica
  3. Stagli vicino, come lui è stato vicino a te negli anni in cui era più attivo.
 
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